Preso a calci e pugni per rapina da alcuni clienti che hanno anche tentato di rubargli l’auto: la drammatica testimonianza di un 47enne.
«Sono stati 40 minuti di terrore, ho avuto davvero paura». Queste le parole che un tassista di 47 anni di Roma ha riferito dopo essere stato aggredito con calci e pugni da alcuni clienti per una rapina. E’ accaduto all’alba, in una stradina di periferia. Gli aggressori, tre uomini dell’Ecuador fatti salire sul taxi in via Casilina, hanno tentato anche di rubargli l’auto bianca.
Alcuni condomini di un palazzo della zona hanno ripreso la scena con il telefonino e hanno avvertito le forze dell’ordine. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il tassista, padre di un bimbo di 10 anni, stava accompagnando quattro clienti da via Casilina, quando all’arrivo a destinazione, in via Rivarossa, uno di loro ha iniziato ad aggredirlo, forse perché non voleva pagare.
I quattro clienti fatti salire verso le 5 erano tre ecuadoregni e un’italiana. Arrivati a destinazione, l’italiana è scesa con la scusa di prendere i soldi per pagare la corsa. Gli altre tre clienti hanno immobilizzato il tassista e lo hanno picchiato, provocandogli diverse contusioni al viso. Infine hanno tentato anche di rubargli l’auto ma non ci sono riusciti perché si tratta di un modello ibrido. Così i tre, non sapendo come manovrare l’auto, l’hanno fatta finire contro un muro.