El primer ministro, Giuseppe Conte cierra Italia por Coronavirus, hoy ha firmado el nuevo Dpcm que contiene medidas adicionales con respecto a la contención y gestión de la emergencia epidemiológica de COVID-19 en todo el territorio nacional.
Che cosa chiude?
Sono sospese – secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio – le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusi i mercati su strada.
Chiusi i bar, i pub, i ristoranti.
E i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.
Restano chiusi fino al 3 aprile – come da precedente decreto – musei, cinema, teatri, scuole e università.
Che cosa resta aperto?
Le attività commerciali legate alla vendita di generi alimentari e di prima necessità; sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato – insomma: il panettiere, la latteria, il macellaio – sia nell’ambito della media e grande distribuzione (ipermercati, supermercati, discount di alimentari), anche all’interno dei centri commerciali
Restano aperte le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai: tutti devono far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Resta consentito il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto di norme igienico sanitarie molto precise.
Restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e negli ospedali.
Aperti anche servizi bancari, finanziari, assicurativi, pompe di benzina, idraulici, meccanici, artigiani.
Consentito anche il commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro e materiale elettrico e termoidraulico; articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, articoli medicali e ortopedici, profumerie, piccoli animali domestici, ottica, saponi, detersivi. Aperte anche le lavanderie.
L’attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalientare.
Industrie e fabbriche – ha detto il presidente del Consiglio – continueranno le proprie attività a condizione che proteggano i lavoratori con protocolli di sicurezza speciali.
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