Sul mondiale di calcio i miei due figli con gli occhi un po’ a mandorle mi hanno detto: ‘Una finale Italia-Argentina? Bello! Noi tiferemo gli Azzuri e guai a te se vince l’Argentina. Infatti io sono nato a Buenos Aires, cittadino italiano grazie ai miei genitori, anzi veramente ai nonni.
Loro sono nati a Roma e senza capire molto cosa sia il razzismo o l’integrazione quando c’è l’opportunità come nella favola del ‘re è nudo’ mi dicono: “papà, tu che sei argentino …” e perché no, qualche volta malgrado la loro giovane età mi fanno anche delle correzione di italiano.
I miei bimbi sono nati a Roma una decina di anni fa da mia moglie peruviana e hanno la cittadinanza grazie ai bisnonni italiani, ma hanno alcuni tratti somatici di non italiani, come gli occhi un po’ a mandorle.
Invece io nato a Buenos Aires – considerato ‘italiano all’estero’ prima di arrivare in Italia – ora sono identificato come argentino anche dai miei figli, malgrado assomiglio abbastanza al nonno Italo – nipote del copertinista della Domenica del Corriere, Acchille Beltrame, quindi di ‘razza italiana’.
E loro di razza un po’ andina, se non avessero la cittadinanza italiana grazie ai nonni o bisnonni, come dovrebbero correggermi quando faccio qualche errore di italiano? Forse: “Papà, fidati di noi che siamo argentino-peruviani: qua in Italia si dice così!”.
Non è il loro caso, ma quello di migliaia di bimbi nati o cresciuti qui, che hanno frequentato le scuole italiane, che hanno imparato le stesse cose dei suoi coetanei di ‘razza italiana’ e che sanno poco o nulla dei paesi di origine dei loro genitori, e che non avranno la cittadinanza italiana fino ai 18 anni. Fino a quell’età saranno peruviani, rumeni, indiani e cosi via.
Per forza prima o poi questi bimbi oggi, giovani domani, si porranno il problema se sono cittadini di classe A o di classe B. Problema risolto male dai cugini parigini, particolarmente quelli delle banlieu. E mi torna in mente il problema, Jus sanguis o Jus solis? Cittadinanza per diritto di sangue o di nascita sull’Italia? Chi è più italiano, io o loro? Quei bimbi con gli occhi a mandorle, o di colore scuro o chiaro che siano, possono non essere italiani?
Hernan Sergio Mora