Individuati gli ultras che rovinarono la partita tra Italia e Romania nel 2010. Sono accusati di diffusione di idee fondate sulla superiorita’, sulla discriminazione e sull’odio razziale o etnico.
Roma – 18 febbraio 2013 – Gridarono “Non si sono negri italiani”, sottolinearono con versi da animali i tocchi di palla di Mario Balotelli, esposero lo striscione “No all’Italia multietnica”.
Era il 17 ottobre 2010 a Klagenfurt, in Austria, quando un gruppo di tifosi razzisti, che si riconoscevano nel gruppo ‘Ultras Italia’, rovinò un’amichevole tra la Nazionale e la Romania. Fu tutto documentato dagli agenti della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e trasmesso alla Digos di Roma per individuare i responsabili. Ora si avvicina la resa dei conti.
Diciassette persone, originarie di varie città italiane, sono state denunciate per diffusione di idee fondate sulla superiorita’, sulla discriminazione e sull’odio razziale o etnico. A due di loro è stato contestato anche di aver effettuato il cosiddetto saluto romano.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e il pm Luca Tescaroli ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, in corso di notifica da parte della Digos. Per sapere se e come pagheranno a causa del loro comportamento bisognerà attendere il probabile rinvio a giudizio e l’esito del processo.
Sembra invece tranquillo e al sicuro Paolo Berlusconi, che qualche settimana fa ha definito Mario Balotelli “negretto di famiglia”. Nonostante l’appello lanciato da Stranieriinitalia.it, e il clamore che quelle parole hanno suscitato sulla stampa internazionale, il fratello dell’ex premier (nel silenzio di SuperMario ) non si è nemmeno scusato e rimane saldamente ancorato alla poltrona di vicepresidente del Milan.