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Colf. Se il contratto di soggiorno non c’è, come dimostro che ho un lavoro?

Vivo in Italia da 3 anni e lavoro come collaboratrice domestica da poco. Devo rinnovare il permesso di soggiorno e ho chiesto al mio datore di lavoro la copia del contratto di soggiorno. Mi ha detto che non c’è più l’obbligo di farlo. Come faccio a dimostrare alla Questura che ho un lavoro senza quel documento?.

Il modello Q del contratto di soggiorno è stato sostituito dalla Denuncia del Rapporto di lavoro domestico che si fa all’Inps.

Quando si instaura un rapporto di lavoro domestico, il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicarlo all’Inps almeno 24 ore prima del giorno dell’assunzione. All’interno del modulo si indicano i dati di entrambi e le condizioni contrattuali, così come la dichiarazione del datore di lavoro in merito all’alloggio ed all’impegno a rimborsare le spese di un eventuale rimpatrio del lavoratore straniero.

Con questa comunicazione il datore di lavoro adempie contemporaneamente a tutti gli obblighi di denuncia agli uffici competenti e agli enti previdenziali. Infatti, questo modulo ha la stessa efficacia nei confronti dell’Inps, dell’Inail, del Ministero del Lavoro e della Prefettura, per cui la ricevuta rilasciata dal sito dell’Inps, dopo l’invio della comunicazione, sostituisce anche il modello Unilav.

Quindi, quando il collaboratore domestico presenta la richiesta per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, basta che alleghi una copia della ricevuta della denuncia del rapporto di lavoro domestico fatta all’Inps insieme a tutta l’altra documentazione richiesta per dimostrare alla Questura di avere un regolare rapporto di lavoro.

colf&badanti

 

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