La novità nel decreto legge sull’istruzione approvato stamattina dal Consiglio dei Ministri. Kyenge: “Un grande passo avanti per l’Italia”.
Roma – 9 agosto 2013 – Arriva una rivoluzione per gli studenti stranieri nelle università italiane: non saranno più costretti a rinnovare ogni anno il permesso di soggiorno, ma avranno un documento valido per tutta la durata del loro corso di studi.
La novità è in un decreto legge approvato stamattina dal Consiglio dei ministri. Intitolato ambiziosamente “L’ istruzione riparte”, prevede interventi a tutto campo, dal potenziamento delle borse di studio al tetto di spesa per i libri testo, passando per interventi di edilizia scolastica o l’assunzione di docenti di sostegno.
Tra gli interventi “per il sistema universitario e per la ricerca”, c’è però anche un articolo dedicato agli studenti stranieri. Come riassume una nota di Palazzo Chigi, “la durata del permesso di soggiorno è allineata a quella del loro corso di studi o di formazione, nel rispetto della disciplina vigente sulle certificazioni degli studi e dei corsi formativi”.
“È una norma molto importante, fatta apposta per cercare di essere più attrattivi nei confronti degli studenti che dall’estero vengono a studiare in Italia, uno dei grandi problemi del nostro sistema dell’istruzione” ha detto il premier Enrico Letta in conferenza stampa. E in effetti l’incidenza degli studenti internazionali nella popolazione dei nostri atenei è appena al 4%, la metà della media europea.
Si vogliono attirare cervelli, ma anche aiutare i tanti che sono già qui. Quanti figli di immigrati cresciuti in Italia, una volta all’università, possono rimanere regolarmente in Italia solo perché hanno un permesso per motivi di studio?
“È una misura che ci mette al pari di altri Paesi. Vogliamo rendere le nostre università competitive, ma anche cercare di venire incontro ai molti studenti che per difficoltà burocratiche non riuscivano a continuare gli studi” ha spiegato Cècile Kyenge, ispiratrice del provvedimento, aggiungendo: “È un grande passo per l’Italia”.