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MARIANO ONTANON: ITALO-ARGENTINO ESPULSO DAL SUO PAESE. «E’ CLANDESTINO».

CLANDESTINO

Il giovane italo-argentino è stato fermato dalla Polizia a Milano e scambiato per un clandestino. Ora aspetta l’annullamento di un assurdo foglio di via.

 

 

 

Roma – 19 dicembre 2013 – Anche un modello di fama internazionale ha i suoi inconvenienti, come ad esempio esser accusato del reato di immigrazione clandestina.

E' CLANDESTINO

E’ successo a Mariano Ontanon, 23 anni e fotomodello italo-argentino che sfila in tutto il mondo per le più grandi griffe della moda. Pur essendo cittadino italiano a tutti gli effetti ha ricevuto un ordine di espulsione in quanto clandestino.

Ma com’è possibile che un cittadino italiano venga espulso dal proprio Paese?

La dinamica per cui Mariano Ontanon si trovava in questa paradossale situazione va ricondotta a qualche sera. Il giovane era all’uscita di una discoteca a Milano, dove poco prima si era svolta una rissa, in cui il modello non era coinvolto. Le forze dell’ordine gli chiedono di esibire i documenti, che Ontanon non aveva con se, così a quel punto gli agenti lo hanno portato all’ufficio immigrazione della questura ed è proprio li che viene notificato l’ordine di espulsione dei confini nazionali.

L’assurdità della vicenda si riassume in questa frase contenuta nel documento di espulsione in cui si afferma che “prima di emettere il foglio di via, sarebbe stata esaminata con attenzione la posizione dello straniero”.

Il legale di Ontanon, Nicolò Vecchioni, spiega a Repubblica.it: «Il mio assistito ha doppia cittadinanza italiana e argentina, essendo figlio di una donna piemontese. A noi sono bastati pochi minuti per avere il certificato di cittadinanza dal Comune di Vercelli, dove il giovane è iscritto. Non si capisce come mai la polizia, che ha accesso diretto ai database dell’anagrafe, non sia riuscita a ricostruire correttamente la sua cittadinanza».

Vista l’assurdità dell’accaduto, il legale ha impugnato il provvedimento di espulsione e l’audizioni è stata fissata con grande celerità. «Il mio assistito deve viaggiare in tutto il mondo per ragioni professionali – dice Vecchioni – Ma tecnicamente, fino a quando il provvedimento non sarà revocato, rischia l’espulsione da tutti i Paesi dell’area Schengen. Un danno per cui Ontanon dovrà essere risarcito».

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