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Elezioni a Treviso. Quattro nuovi italiani sfidano Gentilini

Elezioni a Treviso. Quattro nuovi italiani sfidano Gentilini

Tarik Es Safi, Gabriella Rossali Caamano, Pretty Gorza e Said Chaibi: “Siamo la voce dei giovani, per una città finalmente aperta”.

 

 

 

 

 

Roma – 3 maggio 2013 – A Treviso Tarik Es Safi, Gabriella Rossali Caamano, Pretty Gorza e Said Chaibi sfidano Giancarlo Gentilini.

Proprio così, nel feudo leghista tra le liste a sostegno del candidato di centro sinistra Giovanni Manildo ci sono ben quattro giovanissimi nuovi italiani pronti a rinnovare la loro città con proposte per renderla più viva più giovane e più aperta. Alla faccia dello “sceriffo”, al quale pochi giorni fa la corte d’appello di Venezia ha confermato una condanna per razzismo.

Tarik Es Safi e Gabriella Rossali Caamano, sono i due ventenni candidati di seconda generazione nati e cresciuti Treviso che ambiscono a far parte del consiglio comunale della loro città, nella lista civica “Per Treviso”.

Elezioni a Treviso. Quattro nuovi italiani sfidano Gentilini

Tarik Es Safi è di origine marocchina e sta per finire il liceo. Dall’età di quattordici anni è impegnato nell’associazionismo e da due è vice presidente dell’associazione culturale islamica di Treviso. “Da quando ho iniziato ad avere la consapevolezza di quello che mi gira attorno ho iniziato il mio impegno nella sensibilizzazione territoriale verso i temi dell’immigrazione e della convivenza”. “Mi è stato proposto di candidarmi per le mie capacità e non per dare un tocco di coloro alla lista”.

“Se dovessi sedere al consiglio comunale mi sentirei di rappresentare tutta la città soprattutto i giovani e tra i punti prioritari della mia candidatura c’è sicuramente il miglioramento del dialogo interreligioso, realizzare punti d’aggregazione giovanile, conferire la cittadinanza onoraria, rendere la mia città sempre più una smart city e introdurre i consiglieri aggiunti in consiglio comunale. Dopo vent’anni di Lega a Treviso le cose stanno cambiando e la crisi ha portato tutti ad avere gli stessi problemi e la priorità non sono più gli immigrati, ma è il lavoro. Sicuramente non posso contare sul voto dei cittadini di origine straniera, non hanno la cittadinanza, oggi va così, tra cinque anni sarà diverso”.

Elezioni a Treviso. Quattro nuovi italiani sfidano Gentilini

Gabriella Rossali Caamano è nata dal mix tra Argentina e Repubblica Domenicana, è studentessa di scienze politiche all’Università di Padova e ha la passione per la fotografia. Si è impegnata nella difesa dei diritti degli studenti dal liceo nei panni di rappresentante di classe, d’istituto e membro della consulta degli studenti. “Recentemente il mio impegno è diventato anche sociale attraverso l’associazionismo. Ho accetto di candidarmi senza paura, perché hanno visto in me una risorsa positiva e anche se non dovessi passare sto comunque vivendo una bellissima esperienza, il nostro è un lavoro di gruppo e non del singolo candidato”.

“Nella mia vita ho sempre vissuto indirettamente le discriminazioni, secondo me il problema principale è che non c’è un vero dialogo tra le culture, per conoscersi e superare gli ostacoli che le dividono. Se avrò l’opportunità di diventare un consigliere comunale rappresenterò i giovani e anche le seconde generazioni della mia città. Credo che Treviso debba dedicare più attenzione ai giovani permettendo loro di esprimersi e non opprimerli. Lavorerò per far sì che la cultura sia accessibile a tutti, soprattutto alla mia generazione. Sono convinta che la mia città ha delle grandi potenzialità dobbiamo solo farle emergere.

A sostegno dello stesso candidato sindaco anche tra i candidati di Sinistra Ecologia e Libertà compaiono due nuovi italiani, Pretty Gorza e Said Chaibi.

Elezioni a Treviso. Quattro nuovi italiani sfidano Gentilini

Pretty Gorza, trentacinque anni, è un “punto di rottura”, come la definisce Chaibi. Non è tecnicamente, una seconda generazione, perché è nata in India ma è stata cresciuta da genitori italiani a Treviso. Laureata in giurisprudenza esercita la sua professione come avvocato prevalentemente nell’ambito del diritto penale, con particolare riferimento alla tutela dei diritti delle donne e degli stranieri. Nonostante sia un volto nuovo in politica, l’elettorato trevigiano la conosce bene, perché Pretty fu la prima votata alle primarie del centro sinistra per le elezioni politiche, ma non è stato sufficiente per portarla in Parlamento.

Il suo impegno fuori dal suo studio legale e dal tribunale verte alla tutela e alla promozione dei diritti delle donne nel lavoro e nella famiglia, contro ogni discriminazione e violenza. Favorire l’integrazione tra popoli, e contribuire alla costruzione di un sistema giudiziario e carcerario corrispondente al dettato Costituzionale. Rilanciare una ripresa economica che guardi alla sostenibilità ambientale, e alla tutela e allo sviluppo delle piccole medie imprese.

Elezioni a Treviso. Quattro nuovi italiani sfidano Gentilini

Said Chaibi è nato in provincia di Matera da genitori marocchini, e dall’età di due anni si è trasferito a Treviso con la famiglia. “La mia prima tessera elettorale l’ho fatta a quindici anni spinto dalla mia determinazione a combattere il razzismo dopo un offesa subita da un amico. Non ho concluso gli studi per poter dare un sostegno economico in più alla mia famiglia, ma la passione per la politica non mi ha mai abbandonato. Ho sempre fatto militanza con Rifondazione Comunista e dal 2010 ho preso parte al progetto di SEL nella costruzione di una nuova idea di sinistra. Nello stesso anno ho avuto la delega a responsabile immigrazione e diritti di cittadinanza per la rete nazionale ‘Tilt!’”.

“Mi sono candidato alle amministrative di Treviso perché è la città a cui voglio bene e vorrei contribuire a renderla migliore. I miei concittadini e perché era da tempo che me lo chiedevano sia fuori che dentro al partito che hanno bisogno di essere degnamente rappresentati, perché l’amministrazione che ha guidato la città fino ad oggi non lo hanno fatto. Se siederò in consiglio comunale porterò con me le istanze dei giovani, il diritto alla casa, il lavoro, i temi sull’immigrazione e l’obbiettivo più ambizioso sarà quello di costruire una nuova idea di città che sia più aperta e connessa non solo con il resto d’Italia, ma con il resto del Mondo”.

 

Stranieriinitalia.it

Samia Oursana

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