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Pscicologia sull’innamoramento di Edison Palomino

Essere innamorati, anzi innamorarsi certamente è un qualcosa che almeno per quanto riguarda il quotidiano dell’essere vivente , è qualcosa che non appartiene soltanto ed esclusivamente a quell’animale razionale che si vanta di avere un qualcosa che gli altri non hanno, e che cos’è questo qualcosa che gli altri non hanno? questo qualcosa è la cosa – ho visto un elegante uccellino corteggiare la sua bella e timida amata -.

 

 

 

 

 

Ci troveremo nella vita in condizioni diverse d’innamoramento ma nello stesso tempo condizioni simili – per non dire uguali- visto queste condizioni fanno parte di questo qualcosa che si ripette sempre e in ogni caso, e cioè l’innamoramento. Tutti desideriamo innamorarci di un qualcuno o un qualcosa, e perchè lo desideriamo così tanto? perchè abbiamo bisogno – solo per dirne una – di essere rinosciuti dall’altro, e chi è questo altro? quest’altro è sempre uno, questo uno che sotto effetto d’innamoramento rinuncia a un qualcosa, per curiosamente forse ma forse diventare se stesso – ed ecco la cosa che non si capisce, è come dire un bianco nero-, entrare in una condizione per dopo almeno narcisisticamente uscirne come da una macchina distruttiva, ed è proprio così come ci si sente quando questo così odiato innamoramento finisce – e allora la persona continua a desiderare l’innamoramento ma sotto un’altro effetto. Fino qui sembra chiara – almeno per chi lo scrive -, che l’innamoramento prenda una forma a specie di galleria, dove si entra per dopo uscirne – galleria già visto dall’alto, è un termine augurabile-.

La bella Maria, l’anno scorso ha conosciuto dice lei «un bel ragazzo, pazzescamente incredibile, troppo vero per essere vero», e qui mi fermo su queste 13 letterine che messe insieme fanno «pazzescamente», e su quelle altre 4 che fanno «vero». Lì c’è qualcosa da vedere, e cioè da un lato ciò che si pensa si sia, e dall’altro ciò che veramente si è – parole grosse ma proviamo a dire qualcosa -. Dopo 3 anni di relazione, la cosa non ha fatto una buona fine dice lei, e qui già c’è anche da capire «buona fine», ma ci domanderemo «chi desidera questa buona fine¿; qui lasciamo l’interrogante aperta, a criterio della vostra soggettività – vissuto personale- .

Lei dice di avere il grande desiderio di voler essere amata per come è, e qui aggiungerei tutti i casi di coloro che vogliono essere amati per come sono, ma…. e chi siete?. Secondo la filosofia Platonica, l’amore è un qualcosa che lo si trova nell’innamoramento – qui un filosofo direbbe, lei sbaglia platone non ha mai detto questa cosa- e bene è vero non l’ha detto verbalmente, ma forse le sue parole – unione di letterine insignificanti da sole – vogliono dire qualcosa altro, ed è questo qualcosa che sto affermando «nell’innamoramento si trova l’amore». E che cos’è l’amore? dice platone l’amore è un enigma, l’amore è follia, e se l’amore è follia, che cos’è l’innamoramento? e che cosa ne resta?. Uno Psichiatra certamente ha questa concezione Platonica, anzi un importante Psichiatra Americano il cui nome l’ho rimosso a volontà -Persino gli Psicologi abbiamo questa concezione -, si vantò di avere scoperto la zona dell’innamoramento definendola come una «follia». Fino qui la stupidità dello scienziato è dimostrato, non ho niente altro da aggiungere.

Nell’innamoramento ci sono delle dinamiche assai interessanti, opposte a tutte quelle concezioni sulla follia come l’essere folle, fuori, piuttosto che la follia che accarezza l’amore, questo amore così desiderato e nell’innamoramento trovato. Ma voi perchè volete essere amati per come siete – per non dire, per come pensate di essere-, e anche senza questo innamoramento? chi fa a volere una creatura così brutta?, e allora si, ritengo troppo interessante questo annullamento di differenze che c’è soltanto nell’innamoramento e che si trova alla base di ogni relazione umana – ecco qui dove zoppica la religione, in questo tentativo di uguaglianza -. L’innamoramento fa parte di noi, pretendere toglierla dalla nostra vita, non è altro che un altro tipo di follia – narcisistico, evitamento del dolore -, la follia dello scienziato, la follia della pillola, la follia dei mercati – se dando vita alla parola follia….. non si offenda di così orrendo paragone.. io chiedo a lei scuse -.

Dr. Edison Palomino M.
Psicologo

 

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