Domande ai consolati italiani nei Paesi d’Origine entro il 21 giugno. Online i posti disponibili. Medici, odontoiatri, architetti e veterinari arriveranno in Italia a luglio, in tempo per i test d’ingresso.
È partita, in anticipo rispetto agli scorsi anni, la corsa di ragazzi e ragazze straniere che ancora vivono nei loro Paesi verso le università, le accademie e i conservatori italiani.
Fino al 21 giugno le aspiranti matricole possono presentare domanda di preiscrizione presso i consolati italiani nei loro Paesi d’ Origine. Prima, però, devono scegliere dove andare, dando un’occhiata su www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/ ai posti messi a disposizione per gli studenti che arrivano dall’estero da ogni ateneo e da ogni istituto di alta formazione artistica, musicale e coreutica. Sullo stesso sito ci sono le istruzioni e i moduli.
In genere, le domande si presentavano a partire da maggio, ma la scelta del ministro Francesco Profumo di anticipare a luglio i test di ingresso per alcuni corsi di laurea a numero chiuso ha reso necessario un anticipo e un ritocco del calendario. Anzi, uno sdoppiamento del calendario.
Precedenza a quanti sognano di diventare medici, odontoiatri, architetti o veterinari. Per loro, la prova di italiano è fissata il 22 luglio, e i test di ingresso nei rispettivi corsi di laurea si terranno l 23, il 24 e il 25 luglio. Per consentire a tutti di trovarsi già in Italia per quella data, le rappresentanze diplomatiche dovranno rilasciare a questi studenti i visti di ingresso entro il 15 luglio.
Tempi più lunghi per gli studenti di altre facoltà universitarie oppure per quelli che hanno scelto accademie e conservatori. La prova di italiano è fissata per il 3 settembre e i visti per l’Italia verranno rilasciati alla fine di agosto. In tempo, quindi, anche per chi ha scelto corsi di laurea delle Professioni Sanitarie (infermieristica, ostetricia, fisioterapia ecc.) e deve sostenere il relativo test di ingresso il 4 settembre.
Gli atenei italiani, comunque, rimangono poco attraenti. Gli studenti stranieri sono il 3,8% degli iscritti, contro una media Ue dell’8,6% e picchi del 10,7% in Germania e del 21,6% nel Regno Unito. Una situazione determinata, come evidenzia uno studio del European Migration Network Italy, da difficoltà nei rilasci e nei rinnovi dei permessi di soggiorno, un meccanismo complesso di riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero, posti risicati nelle residenze universitarie e carenza di borse di studio e di corsi in lingua inglese.
Stranieriinitalia.it
Elvio Pasca