Lo sfogo razzista su Facebook di un ghisa milanese. Che poi si scusa: «Battuta idiota, sono di sinistra»
Milano – 30 dicembre 2013 – Ancora insulti contro Cècile Kyenge e, quel che è peggio, da un uomo che veste la divisa.
Fulvio Riccardo Platania, vigile urbano di Milano, è uno dei tanti che hanno preso per buona la bufala secondo la quale la ministra dell’Integrazione, quando il giorno di Natale ha servito il pasto ai profughi ospiti del Centro Astalli di Roma, indossava un orologio da ventimila euro. In realtà, come ha spiegato il marito di Kyenge, costava cento volte meno.
Indignato per la (falsa) circostanza, anzichè scivolare nella solita polemica anticasta, Platania ha scelto di tuffarsi nel razzismo e in una discussione su Facebook ha definito la ministra «primate scroccona». Primate, quindi scimmia, insulto poco diverso dall'»orango» regalato a Kyenge la scorsa estate dal leghista Roberto Calderoli.
Su facebook qualcuno ha voluto approfondire chi fosse l’autore dell’insulto, e sul suo profilo ha trovato una foto con la divisa dei «ghisa» milanesi. La notizia è quindi arrivata al comando della polizia locale, che ha aperto un’indagine interna. Oltre a un procedimento disciplinare, Platania rischia una denuncia per «vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forza armate» e una multa da 5mila euro.
Intanto, Platania si è scusato: «La mia era una battuta idiota e sconveniente. Ritengo il razzismo una cosa stuida e inaccettabile e chiedo al ministro di perdonarmi». E, a dimostrazione che l’idiozia razzista non ha colore politico, il vigile rivela di essere «di sinistra da sempre, sostenitore del Pci dal 1978 e poi del Partito Democratico».
EP