Nel nuovo statuto del Comune guidato dal M5S anche due rappresentanti degli immigrati. Intanto nella Capitale slitta ancora l’approvazione del regolamento indispensabile per riandare alle urne.
Roma – 24 gennaio 2014 – Anche Parma avrà i consiglieri aggiunti, rappresentanti degli immigrati in consiglio comunale.
La novità è contenuta nella bozza del nuovo Statuto comunale alla quale sta lavorando la giunta guidata dal sindaco grillino Federico Pizzarotti, presentata in commissione Affari Costituzionali. Se verrà approvata, i nuovi parmigiani potranno eleggere due consiglieri, un uomo e una donna.
Naturalmente i consiglieri aggiunti non avranno diritto di voto in consiglio comunale, ma potranno presentare delibere ed emendamenti. Puro volontariato: in linea con l’abbattimento dei costi della politica predicato in ogni salsa dal M5S, la bozza non prevede per loro nessun compenso, nemmeno un gettone di presenza.
Anche l’istituzione dei consiglieri aggiunti, ha spiegato il sindaco Pizzarotti sulla sua pagina Facebook, non è stata “decisa nel segreto delle stanze, ma lo hanno chiesto i parmigiani durante la Giornata della democrazia del 29 settembre. Abbiamo portato in commissione Affari Istituzionali le proposte dei nostri concittadini. Questo si chiama partecipazione e democrazia”.
Mentre a Parma ci si muove per l’introduzione dei consiglieri aggiunti a Roma, dove esistono da dieci anni, sono “scaduti” lo scorso dicembre e ancora non c’è una data per le nuove elezioni.
Prima di portare gli immigrati della Capitale alle urne, bisogna infatti aggiornare il regolamento. Una delibera che va in questa direzione è stata all’ordine del giorno delle ultime due sedute dell’assemblea capitolina che però, presa da argomenti considerati più urgenti, non è riuscita nemmeno ad iniziare la discussione.