Dal primo gennaio 2014 l’aiuto economico spetta anche a cittadini comunitari ed extracomunitari con la carta di soggiorno. Ma chi dovrebbe erogarla continua a sostenere che è riservata agli italiani.
Roma – 10 gennaio 2014 – Nell’ultima legge di stabilità c’è una novità importante per gli immigrati. Da quest’anno potranno avere la social card (o carta acquisti), sulla quale lo Stato carica ogni due mesi ottanta euro da spendere per comprare generi alimentari, pagare medicinali e bollette della luce e del gas.
La social card era finora riservata ai cittadini italiani ultrasessantacinquenni o minori di 3 anni (in questo caso il titolare è il genitore) con un reddito familiare basso. Ora, rimanendo fermi gli altri requisiti, spetta anche ai cittadini comunitari e agli extracomunitari titolari di un permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo, la cosiddetta carta di soggiorno.
Fin qui la teoria, ma il passaggio alla pratica sembra un po’ difficoltoso. Nonostante la legge di stabilità sia entrata in vigore il primo gennaio 2014, ad oggi né l’Inps, che eroga il contributo, né Poste Italiane, che attraverso i suoi sportelli raccoglie le domande e rilascia le social card, sembrano essersene accorte.
Sul sito internet dell’Inps c’è una pagina dedicata alla social card, che tra l’altro risulta essere stata aggiornata proprio oggi. Dice che “possono beneficiare della Carta acquisti i cittadini di nazionalità italiana”. E al call center dell’Inps (803164) un’operatrice insiste: ”Serve la cittadinanza italiana, altrimenti non si può fare nulla”.
Anche il sito web di Poste Italiane non è aggiornato. Informa che puoi chiedere la carta se “sei cittadino italiano residente in Italia e sei regolarmente iscritto all’Anagrafe”. Scoraggiati, proviamo allora a chiamare il Call Center Carta Acquisti (800666888), ma da una voce preregistrata arriva la solita solfa: tra i requisiti minimi d’accesso c’è “essere cittadino italiano residente in Italia e regolarmente iscritto all’anagrafe”.
Sicuri?