L’omicidio avvenuto a Capodanno, Carlos Guerra Susaya fu ucciso a martellate.
8 Giugno 2013 – Gli agenti della Squadra mobile di Milano hanno fermato Fabrizio Serpi, di 42 anni, originario della provincia di Oristano, che vive in una baracca nei pressi di viale Ortles, per l’omicidio del peruviano Carlos Guerra Susaya, 39, ucciso la notte dello scorso Capodanno a Milano.
La vittima fu trovato nel proprio appartamento nella zona di Porta Ticinese con due ferite alla testa. Secondo l’accusa il sardo lo avrebbe colpito con un martello al termine di una lite per una prestazione sessuale.
VENTI euro. Un martello. E un cellulare – rubato dall’appartamento di viale Tibaldi 8 e scambiato due mesi dopo con quello di un amico, preziosa traccia per ricostruire l’omicidio di Capodanno, il massacro del 39enne peruviano Luis Carlos Guerra Susaya.
Fabrizio Serpi, 42enne sardo di Oristano, incensurato e abitante di una miserabile baracca in via dell’Assunta, lo ha confessato ieri mattina al termine di un interrogatorio fiume negli uffici della Squadra mobile, dopo aver balbettato versioni contraddicenti. La sua vittima la conosceva come «Ada», l’alter ego del badante Luis che di sera arrotondava in gonna e stivali in viale Ortles. Contrattarono una prestazione a domicilio la sera del 30 dicembre 2012, litigarono perché «Ada» ci ripensò ed ebbe la meglio Serpi, a martellate in faccia.
Prima di fuggire, si riprese i 20 euro pagati e un telefonino da 40 euro. La traccia, subito seguita dalla Omicidi, portava in fondo a via Ripamonti, tra le casupole degli amici di Serpi. Martedì l’ultimo possessore è stato sentito e ha indicato il 42enne. Che ora è a San Vittore.