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«Vieni in Comune e diventa italiano». Milano scrive alle seconde generazioni

"Vieni in Comune e diventa italiano". Milano scrive alle seconde generazioni

Partono le nuove lettere per chi è nato in Italia e diventa maggiorenne quest’anno. L’assessore Majorino: “Milanesi a tutti gli effetti, devono avere i diritti dei loro coetanei”.

 

 

 

 

Roma – 12 aprile 2013 – “Caro/a, nell’anno in corso compirai o hai compiuto i 18 anni, un passaggio molto importante e delicato. Questo momento, fondamentale anche per tutti i tuoi coetanei, sarà per te ancora più decisivo perché potrai finalmente richiedere la cittadinanza italiana: ne hai assolutamente diritto…”

È la lettera che il Comune di Milano sta inviando ai giovani nati e cresciuti in Italia, ma figli di immigrati, che quest’anno diventano maggiorenni. Secondo la legge sulla cittadinanza possono infatti diventare italiani presentando una semplice dichiarazione all’Ufficiale di Stato Civile entro il compimento del diciannovesimo anno di età.

“E’ una finestra sui tuoi diritti – avverte il Comune – di cui puoi però usufruire solo per un anno. Infatti quando compirai 19 anni purtroppo questa opportunità verrà meno e per ottenere la cittadinanza italiana potrai rivolgerti unicamente al Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura, con tempi e costi della pratica decisamente più impegnativi”.

Anche lo scorso anno l’assessorato alle politiche sociali, guidato dal Pierfrancesco Majorino, aveva inviato una lettera simile alle seconde generazioni, riscontrando un incremento delle dichiarazioni in Comune. È la prova che l’informazione può fare la differenza. Quest’anno partiranno 665 lettere, una per ogni ragazzo «straniero» nato in Italia nel 1995 e registrato all’anagrafe dei residenti del Comune di Milano.

“Questa iniziativa si unisce a quella più recente dell’apertura del G. Lab, un laboratorio di cittadinanza dedicato alle seconde generazioni, milanesi a tutti gli effetti ma che ancora oggi devono subire una norma di legge inaccettabile come lo ius sanguinis” dice Majorino. Ricordando che “il Presidente Napolitano ha ribadito in più occasioni la necessità di superare al più presto questa norma affinché chiunque nasca in Italia sia italiano, indipendentemente dalla nazionalità dei genitori. Un concetto ripreso dopo il loro insediamento dai presidenti di Camera e Senato”.

“Dobbiamo impegnarci tutti – conclude l’assessore – affinché questi giovani ottengano tutti i diritti dei loro coetanei, a cominciare da quello di voto. Sono una risorsa del nostro Paese e della nostra città che deve essere riconosciuta e valorizzata»

Stranieriinitalia.it

Elvio Pasca

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